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Cinema, donne, movimenti

17 luglio 2015

Cinema, donne, movimenti

di Marina Mazzotti


Tre registe greche a Cinema del reale. Tre sguardi personalissimi, tre autrici che offrono visioni rare, enigmatiche  e potenti, tre modi di fare cinema poetico e politico, mentre la storia della Grecia e della sua lotta per l'autodeterminazione continua ad imporsi agli occhi del mondo.


Con Ici rien, Daphné Hérétakis dà voce agli abitanti e ai muri del quartiere popolare di Exarhia, nel centro storico di Atene, e ne fa fluire le storie, attraverso immagini forti e frammentate, marcate qua e là dalla grana della pellicola, in un archivio ultraconcentrato di vite e di scelte che accosta giovani militanti, sarte, artisti, bambini, immigrati. Di nuovo corale è Archipels, granites dénudés, in cui la voce di una ragazza racconta un amore onirico e disperato per Atene, e amici e sconosciuti aggiungono le proprie singolari sfumature di disillusione e gioia nel dire cosa significa "rivoluzione", cosa succederebbe se l'Acropoli crollasse, come e se si possa sfuggire al pilota automatico dell'abitudine e della rassegnazione.

Eva Stefani mostra scorci di realtà sapientemente scelti e gli interessantissimi esseri umani che li popolano, attraverso sequenze immersive di ampio respiro. I suoi due documentari in programma seguono da vicino persone anziane, o meglio giovani dalle molte primavere: la protagonista di The Box dialoga affettuosamente con le immagini della scatola-televisione creando un mondo proprio, e i bagnanti delle località termali di Bathers esprimono la loro passione per la vita, la poesia, l'amicizia, la democrazia, costruendo ad ogni estate, con parole alate, un contesto altro, ricco di energia e di grazia.

I due cortometraggi di fiction di Konstantina Kotzamani sono labirinti emozionali che esemplificano il suo peculiare modo di mettere in forma il reale, attraverso apparizioni e narrazioni simboliche, suggestive, istintive, non lineari. Arundel, girato sulle isole di Chios e Limnos, collega tre persone in un incantamento meridiano oscuro e frenetico. In Washingtonia, persone, piante, animali s'incrociano nell'atmosfera tropicale di un'Atene visionaria e spossata, accomunati dalla sofferenza dei propri cuori.

Buona visione!

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